Una bambola Barbie ed un tritacarne utlizzati come bombe per far esplodere in volo un aereo della compagna aerea Emirates, diretto dall’Australia ad Abu Dhabi.
Attentato che secondo il ministro dell’Interno libanese, Nouhad al Mashnouq, doveva essere eseguito da un aspirante kamikaze libanese legato allo Stato Islamico (Isis) e sventato dai servizi d’intelligence del Paese arabo in collaborazione con le autorità australiane, che avevano denunciato lo stesso episodio alla fine di luglio.
Secondo il ministro che ha parlato oggi durante una conferenza stampa tenuta a Beirut e ripresa da diversi media arabi, l’aereo doveva decollare con 400 persone a bordo, tra le quali 120 cittadini libanesi.
Tra i libanesi ci doveva essere anche l’aspirante kamikaze, identificato come Tarek Khayyat, che ha cercato di imbarcare una valigia contenente un ordigno destinato ad esplodere 20 minuti dopo il decollo.
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