Mondo

L’Isis ha perso un quarto del suo territorio in Iraq e Siria nel 2016. I dati di un rapporto inglese

Il sedicente Stato islamico (Isis) ha  perso un quarto del suo territorio in Iraq e Siria nel corso del 2016.  E’ quanto emerge da un rapporto dell’istituto di ricerca Ihs Markit,  con sede a Londra. Secondo lo studio, tra l’inizio e la fine dello  scorso anno il territorio del ‘califfato’ è passato da circa 78.000
chilometri quadrati a circa 60.400.


“L’Isis ha conosciuto nel 2016 una perdita di territorio senza  precedenti – ha commentato Columb Strack, che guida il centro per il  monitoraggio dei conflitti di Ihs Markit – comprese aree chiave e
vitali per i progetti dell’organizzazione”. Perdita di territorio,  seppure in misura minore, si era registrata anche nel 2015, quando il  ‘califfato’ era passato da 90.800 chilometri quadrati a 78.000.

Strack prevede un ulteriore arretramento dell’Isis  nell’anno in corso. “Ci aspettiamo – ha dichiarato – che le forze  governative irachene riconquistino Mosul prima della seconda metà  dell’anno”. Sarà invece più difficile la battaglia per liberare Raqqa,  capitale siriana dell’Isis. “Raqqa – ha detto Strack – è il cuore dell’Isis e non la lasceranno senza combattere. Richiederà probabilmente  un maggiore intervento di terra da parte di qualcuno degli attori  esterni, come Usa e Turchia, o delle forze governative siriane
appoggiate dalla Russia e dall’Iran“.

 

To Top
0:00
0:00