Economia

Unicredit e Agea siglano accordo per anticipo contributi agricoltori

 UniCredit e l’Agenzia per le  Erogazioni in Agricoltura siglano  un accordo per l’anticipazione dei contributi comunitari legati alla riforma della Pac agli agricoltori  beneficiari.


L’accordo riguarda l’operatività nelle Regioni che hanno come organismo pagatore Agea e prevede la concessione da parte della banca di un’anticipazione a condizioni agevolate pari almeno al 70%
dell’importo relativo alle componenti ‘pagamento di base’ e ‘greening in esenzione’ desumibili dalla domanda unica presentata di anno in anno.

La richiesta di finanziamento potrà essere presentata entro il 30 luglio di ciascun anno e la durata massima dell’anticipazione non potrà superare i 12 mesi.
Grazie al nuovo accordo, si legge ancora, la banca si impegna a deliberare l’anticipazione entro 30 giorni lavorativi dal ricevimento della relativa domanda, completa dei documenti richiesti. In caso di accoglimento della domanda, il finanziamento verrà formalizzato con la sottoscrizione della contrattualistica in uso presso la banca e senza l’addebito di spese istruttorie.

Sono oltre 30 mila le imprese agricole già clienti di  Unicredit che possono beneficiare da subito di questo accordo, per un controvalore stimabile in oltre 150 milioni di euro di anticipazioni per il corrente anno. La facilitazione è disponibile anche per tutte le imprese agricole attive nelle Regioni coperte da Agea e che
canalizzeranno i contributi Pac presso UniCredit.


“La firma dell’accordo con Agea – si legge nellla nota comunicata da Unicredit – è una prima, concreta applicazione dell’accordo ‘Coltivare il futuro’ sottoscritto tra UniCredit e Mipaaf lo scorso mese di marzo e che prevede un plafond di 6 miliardi di euro in 3 anni per le piccole medie imprese agroalimentari italiane, oltre ad altri strumenti di crescita delle imprese sotto il lato della formazione, dell’innovazione e del sostegno all’export”. “L’accordo con Agea sottolinea l’impegno di UniCredit a supporto della filiera agroalimentare, comparto che contribuisce per oltre l’11% al valore aggiunto dell’economia nazionale – secondo dopo le costruzioni – raccoglie 2,1 milioni di imprese e dà occupazione a 3,4 milioni di persone”,

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