Animali

Il web protegge le specie a rischio estinzioni

App, banche dati online e crowd-sourcing si rivelano buoni strumenti per proteggere le numerose specie a rischio estinzione. A rivelarlo è uno studio condotto da ricercatori dell’americana Duke University, pubblicato sulla rivista Science.

Secondo la ricerca questi nuovi strumenti tecnologici si stanno rivelando preziosi alleati per riconoscere le specie a maggior rischio e aiutare a preservare i loro spazi.
Uno degli aspetti più importanti relativi a queste tecnologie riguarda, ad esempio, la semplificazione che hanno reso possibile nel collezionare e analizzare i dati relativi alle singole specie. Gli sforzi dei naturalisti, uniti al contributo di milioni di semplici appassionati, permettono infatti di creare enormi archivi sulla biodiversità.

Grazie a queste informazioni è stato possibile comprendere come gran parte delle specie animali viva entro confini geografici molto limitati, all’interno di una superficie poco più grande del Molise, e spesso concentrata in piccole regioni. Un fenomeno per cui le specie ‘uniche’ che vivono in regioni molto piccole tendono a estinguersi più rapidamente, a volte ancor prima di essere state scoperte. Secondo la ricerca, le nuove piattaforme di banche dati realizzate con il contributo di ricercatori e cittadini stanno quindi aiutando a riconoscere più rapidamente nuove specie e le dinamiche di estinzione.

 

Click to comment

You must be logged in to post a comment Login

Leave a Reply

To Top
0:00
0:00