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Calcio, Urbano Cairo risponde ai propri tifosi e chiede le scuse di Andrea Agnelli per gli striscioni contro i caduti di Superga

Dopo la lettera aperta de tifosi del Toro che, con estrema educazione ma con durezza, hanno chiesto al proprio presidente di non invitare il presidente Andrea Agnelli ed il suo capo della sicurezza, Alessandro D’Angelo, al prossimo derby arriva la risposta di Urbano Cairo.

La vicenda si riferisce allo striscione che fu introdotto allo Stadium di Torino nel derby cittadino del 23 febbraio 2014 con la complicità del capo della sicurezza Alessandro D’Angelo in cui veniva offesa la memoria dei caduti di Superga.

Il presidente del Torino, Urbano Cairo risponde con un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale del Torino Calcio.

Il Presidente del Torino FC Urbano Cairo è intervenuto dopo al puntata di Report sul caso degli striscioni su Superga comparsi durante il derby allo Juventus Stadium del 2014:

“Non sono un giudice, non emetto sentenze. Ma c’è un sentimento comune a tutto il popolo granata che si sente offeso dall’ipotesi che ci possano essere state connivenze, anche ad alto livello, con quell’episodio orribile e disumano. Sono striscioni e frasi ignobili, non hanno nulla di sportivo e non possono entrare in nessun posto, non solo in uno stadio. Credo che la dirigenza della Juventus, a partire dal suo presidente, debba chiedere scusa alle famiglie delle vittime di Superga e a tutti i tifosi granata”. Conclude Urbano Cairo.

Ora vedremo se il Presidente della Juventus, Andrea Agnelli, chiederà scusa ai parenti delle vittime ed ai tifosi. Agnelli, a differenza del suo Security Manager, non era a conoscenza dell’introduzione dello striscione che inneggiava contro i morti di Superga, ma dalle intercettazioni si evince che lo aveva scoperto dopo e non ha preso alcun provvedimento.

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