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Cuba, Obama arriva all’Avana, primo presidente Usa in 88 anni

 Barack Obama, accompagnato da tutta la famiglia, e’ atterrato alle 15,50 ora locale (le20,50
in Italia) a L’Avana, primo presidente degli Stati Uniti a mettere piedi in 88 anni a Cuba. Obama si fermera’ per tre giorni. La visita segna una tappa determinante del processo avviato il 17 dicembre 2014 a Obama e Raul Castro, grazie alla decisiva mediazione di Papa Bergoglio, dopo che Washington
aveva rotto i rapporti diplomatici nel 1961, due anni dopo la rivoluzione castrista che pose fine nel 1959 al regime di Fulgenzio Batista.

Quando l’Air Force One era gia’ in volo, e’ trapelata la notizia che dell’arresto all’Avana di una
cinquantina di dissidenti, tra cui il writer El Sexto e Antonio Gonlzalez Rosiles. La retata e’ avvenuta al termine della consueta manifestazione delle ‘Damas de Blanco’, le donne delle vittime della repressione di Fidel Castro, all’uscita della chiesa di Santa Rita, nella capitale, e conferma quanto sara’
difficile per Obama chiedere che il riavvicinamento con Cuba proceda di pari passo con il rispetto dei diritti umani. Il presidente americano, accompagnato dalla First Lady Michelle, dalle due figlie Malia e Sasha e dalla suocera Marian Robinson, diventa il primo inquilino della Casa Bianca a visitare il ‘regno’ dei Castro dal lontano 1928, da quando Calvin Coolidge vi inauguro’ il congresso Panamericano. Q La
due giorni – che segna il definitivo disgelo tra Washington e l’Avana, iniziato con l’annuncio, 15 mesi fa, della ripresa dei rapporti diplomatici – sara’ ricca di impegni per la coppia presidenziale e sara’ coperta da ben 1.500 giornalisti arrivati da 50 Paesi. Lunedi’ Obama incotrera’ Raul Castro (l’Amministrazione Usa
ha fatto trapelare che, invece, non ci sara’ alcun meeting con l’89enne fratello Fidel) e parlera’ anche a una platea di imprenditori. Il giorno dopo l’inquilino della Casa Bianca terra’ uno storico discorso ai cubani che verra’ trasmesso dalla tv. “Sara’ un discorso ai cubani, inclusi i cubani americani” ha chiarito il viceconsigliere per la sicurezza, Ben Rhodes. E’ previsto anche un incontro con i dissidenti ma non
mancheranno momenti di svago come la partecipazione allo storico match di baseball tra i Tampa Bay Rays (squadra della Florida) e la nazionale cubana.

La visita del presidente Usa non sara’ l’unico evento che segna ufficialmente la fine di mezzo secolo di isolamento di Cuba. Poco dopo la partenza di Obama e famiglia, il 25, l’isola vivra’ un’altra grande prima, sdoganando il rock dei Rolling Stones con un concerto gratuito nella Ciudad Deportiva dell’Avana per cui si attendono quasi mezzo milioni di persone. “Abbiamo suonato in molti posti speciali nella nostra lunga
carriera ma questo concerto all’Avana e’ destinato a diventare un evento storico per noi e, speriamo, per tutti i nostri amici cubani”, ha sottolineato la band in una nota. Intanto i cubani si preparano a questa primavera di rinascita con grande fermento ed eccitazione. Nella capitale si moltiplicano i lavori in corso cosi’ come i cartelli ‘ in vendita’. E per la prima volta si respira aria diversa, come confermano i proprietari del ristorante La Moneda Cubana, che hanno potuto affiggere l’insolito manifesto con il volto di Obama accanto a quello di Castro. “Per quello che so, non e’ mai stata esposta prima una foto del presidente nordamericano”, conferma Miguel

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