Cultura

Gianni Rodari, 40 anni fa moriva il grande scrittore per l’infanzia

Il 14 aprile 1980 moriva a Roma uno dei più grandi scrittori specializzati in scritture per l’infanzia. Quest’anno ricorre il centenario della nascita (1920) e il quarantennale della morte.

Gianni Rodari ha contribuito a rinnovare profondamente la letteratura per ragazzi, la sua fantasia e originalità, attraverso racconti, filastrocche e poesie, è stata riconosciuta sia in Italia sia all’estero.

Nato a Omegna nel 1920, Rodari dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni ha fatto l’insegnante. Tra le sue opere più significative: Le avventure di Cipollino, Gelsomino nel paese dei bugiardi, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori, C’era due volte il barone Lamberto.

Al termine della Seconda guerra mondiale ha intrapreso la carriera giornalistica, che lo ha portato a collaborare con numerosi periodici, tra cui «L’Unità», il «Pioniere», «Paese Sera».

A partire dagli anni Cinquanta ha iniziato a pubblicare anche le sue opere per l’infanzia, che hanno ottenuto fin da subito un enorme successo di pubblico e di critica. I suoi libri hanno avuto innumerevoli traduzioni e hanno meritato diversi riconoscimenti, fra cui, nel 1970, il prestigioso premio «Hans Christian Andersen», considerato il «Nobel» della letteratura per l’infanzia.

Negli anni Sessanta e Settanta ha partecipato a conferenze e incontri nelle scuole con insegnanti, bibliotecari, genitori, alunni. E proprio dagli appunti raccolti in una serie di questi incontri ha visto la luce, nel 1973, Grammatica della fantasia, che è diventata fin da subito un punto di riferimento per quanti si occupano di educazione alla lettura e di letteratura per l’infanzia.

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