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Iraq, civili morti in un raid aereo, ma gli iracheni smentiscono. È solo propaganda

Decine di civili, tra cui numerosi bambini, sono stati uccisi in un raid aereo avvenuto su un bastione dell’Isis in Iraq, secondo quanto denunciato da varie fonti irachene.

 Il vice presidente del Parlamento, Salim al Juburi, afferma che il bombardamento ha colpito “un mercato
affollato di civili, uccidendone e ferendone decine”. Alcune fonti accusano l’aviazione irachena di aver compiuto il raid, oltre la Coalizione internazionale a guida Usa

Al Juburi ha chiesto al governo di
aprire un’inchiesta sull’attacco, avvenuto nel pomeriggio di ieri ad Al Qaim, nella provincia occidentale di Al Anbar al confine con l’Iraq.
Fonti ospedaliere citate dal sito Middle East Eye parlano di almeno 55 civili uccisi, tra i quali 19 bambini o adolescenti.
L’episodio e’ avvenuto mentre continua l’offensiva delle forze lealiste per strappare all’Isis la citta’ di Mosul, capoluogo della provincia di Ninive. I vertici militari hanno detto ieri che l’esercito ha compiuto una nuova avanzata nei quartieri della periferia orientale, ma ancora diverso tempo sara’
necessario per attraversare il fiume Tigri e arrivare nel centro della citta’, sulla sponda occidentale.

Il Comando per le operazioni congiunte in Iraq ha riferito che l’aviazione irachena ha ucciso “decine” di militanti dell’Isis, in gran parte foreign fighters,
e ha bollato come “propaganda dello Stato islamico” le notizie circolate ieri sulla morte di decine di civili in raid al confine con la Siria.
Un quadro che ha subito rilanciato le
polemiche tra politici sunniti (che accusano l’esercito) e sciiti in Iraq. le ricostruzioni dei fatti avallate da diverse fonti irachene, pur confermando che l’aviazione ha condotto ieri raid su Al Qaim.

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