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Iraq, l’Isis sequestra sceicchi e notabili di una tribù di Sinjar

Miliziani dello Stato Islamico hanno sequestrato una ventina di sceicchi e altri notabili di una tribu’ nella zona di Sinjar, cittadina strategica dell’Iraq nord-occidentale situata un centinaio di
chilometri a ovest di Mosul e a una cinquantina dalla frontiera con la Siria: lo ha denunciato Ali al-Mitiuti, deputato al Parlamento nazionale appartenente alla stessa tribu’ degli ostaggi, quella degli Albu Mituit.

 Tutti i prigionieri sono stati condotti via a forza, e si teme che in parte possano
essere giustiziati e in parte trasferiti a Raqqa, capitale di fatto del califfato in Siria0, per esservi utilizzati come scudi umani. L’area desertica che si estende tra i due bastioni principali dell’Isis da tempo e’ teatro di rastrellamenti di
massa, fattisi ancora piu’ brutali dopo l’avvio dell’offensiva governativa per riprendere Mosul: tanto piu’ che, per
distoglierle dal capoluogo abitato a maggioranza sunnita, l’avanzata nel distretto di Sinjar e’ stata affidata alle Forze di Mobilitazione Popolare, unita’ paramilitari sciite.

 Gia’ tre giorni fa la cattura da parte dei jihadisti di altri trenta capi tribali di Sinjar considerati ostili era stata riferita da Ravina Shamdasani, portavoce l dell’Ohchr, l’Alto Commissariato
Onu per i Diritti Umani. In quel caso le vittime sono state sottoposte quasi subito a esecuzioni sommarie. 

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