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Iraq, non si fermano le violenze dell’Isis, giustiziati 75 attivisti

 Non si fermano le violenze dello  Stato islamico (Is) in Iraq, dove l’esercito iracheno sta stringendo
il cerchio attorno ai jihadisti in molte delle aree che negli ultimi  due anni erano finite sotto il loro controllo. Come ha riferito al  sito di notizie siriano ‘Aranews’ l’attivista iracheno Abdullah  al-Malla, “almeno 75 prigionieri sono stati giustiziati dall’Is nel  carcere centrale di Mosul”.

La maggior parte delle vittime erano giovani uomini iracheni arrestati di recente dall’Is sia a Mosul, la capitale irachena del sedicente ‘califfato’, che in altre città della provincia di Ninive. L’accusa è  di “tradimento”, ha aggiunto l’attivista, secondo cui tra i civili  giustiziati vi sono anche almeno 25 attivisti dei media.


Venerdì scorso, i miliziani dell’Is avevano arso vivi sei civili a  Mosul dopo averli accusati di spionaggio a favore delle forze  peshmerga curde e della Coalizione Usa, costringendo anche le famiglie  delle vittime ad assistere all’esecuzione. Il giorno prima, l’esercito iracheno aveva liberato il distretto di Shirqat, circa 100 chilometri a sud di Mosul.

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