Economia

Pil, rallenta la crescita del Pil, +0,2%

Frena la crescita e l’obiettivo per il Pil 2015 indicato dal Governo è a rischio. Nel terzo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo, ha comunicato l’Istat, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre del 2014. La variazione acquisita per il 2015 è pari a +0,6%.

andamento-pilA questo punto, serve un vero e proprio rimbalzo nell’ultimo trimestre dell’anno per centrare la previsioni sul Pil 2015 allo 0,9%: solo con un trimestre boom, +0,9%, si può essere certi di non dovere correggere il dato finale dell’anno al ribasso.

“Una sorpresa negativa che rallenta la dinamica congiunturale dell’attività economica e che rischia di compromettere la possibilità di crescere oltre l’1% già nel 2015”, commenta Confcommercio. Questo però, si puntualizza, “non esclude che, tra la fine dell’anno in corso e i primi mesi del 2016, ci possa essere una significativa accelerazione della ripresa che potrebbe portare la variazione del Pil sopra le stime governative”.

Amara la considerazione delle associazioni dei consumatori. “Siamo ancora sotto la dittatura dello zero virgola. Non riusciamo ad andare oltre”, commentano Così Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.

Intanto, l’Istat conferma la stima preliminare sull’inflazione che a ottobre ha visto un aumento dell’indice dei prezzi al consumo dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,3% nei confronti di ottobre 2014, con un’accelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto al valore registrato a settembre (+0,2%). L’inflazione acquisita per il 2015 è stabile a +0,1%.

Il lieve rialzo dell’inflazione – spiega l’istituto di statistica – è principalmente imputabile all’accelerazione della crescita tendenziale dei prezzi degli Alimentari non lavorati (+4,1%, da +3,3% di settembre) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,4%, da +1,1% del mese precedente). Questi aumenti sono in parte bilanciati dall’accentuazione della flessione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,0%, da -1,1% di settembre), dovuta a quella del Gas naturale (-3,2%, da -0,5% di settembre).

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