Editoria

 Gli editori hanno l’obbligo di aggiornare l’archivio online nel caso di condanna per diffamazione

Quando un quotidiano viene condannato da un tribunale perchè l’articolo è considerato diffamatorio è obbligato ad aggiornare anche l’archivio digitale.

E’ “dovere” dell’editore di un quotidiano, su richiesta della persona interessata, aggiornare sull’archivio on line un articolo ritenuto in via definitiva diffamatorio, creando un link che consenta all’utente la lettura integrale quantomeno del dispositivo del provvedimento irrevocabile che ha accertato la diffamazione. Lo ha stabilito una sentenza innovativa con cui la seconda Corte d’Appello Civile di Milano, ha accolto in parte il ricorso contro Rcs Quotidiani presentato da Fidinam Group Holding, fiduciaria svizzera ‘diffamata’ con un pezzo pubblicato sul Corriere della Sera il 14 febbraio 2004.

La Corte, con la sua decisione, ha negato che l’inserimento dell’ articolo diffamatorio nell’archivio informatico costituisca un ulteriore episodio di diffamazione e quindi ha respinto la richiesta di risarcimento da parte della fiduciaria ma ha condannato Rcs Quotidiani spa, come ha scritto il giudice estensore Giovanni Battista Rollero, “ad attivare nell’archivio storico de Il Corriere della Sera, accessibile dal sito www.corriere.it, un collegamento automatico, che in caso di consultazione dell’articolo” giudicato diffamatorio “consenta all’utente la lettura integrale del dispositivo della sentenza” definitiva.

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