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I soldati Ebrei nell’Armata di Anders. Dalla Polonia in Israele

Nella Casa della Memoria e della Storia di Roma la presentazione del documento video e del libro.

In occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria l’Ambasciata della Repubblica di Polonia in Italia in collaborazione con la Federazione Italiana Associazioni Partigiane e con il sostegno dell’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia organizza il giorno 26 gennaio alle ore 15.00 nella Casa della Memoria e della Storia di Roma la presentazione del documento video e del libro: “I soldati Ebrei nell’Armata di Anders. Dalla Polonia in Israele”.

Durante l’evento al quale parteciperanno l’ambasciatore di Polonia Anna Maria Anders e il rappresentante dell’Ambasciata d’Israele è prevista la straordinaria testimonianza di Lidia Maksymowicz, polacca di origini bielorusse, sopravvissuta ad Auschwitz e agli esperimenti di Josef Mengele.

Il film “Gli ebrei nell’Armata di Anders”, realizzato dalla TPN (Società dei Progetti Educativi), tocca un tema spesso sconosciuto al grande pubblico, ovvero quello della presenza e del destino dei numerosi ebrei nell’esercito di Anders. Questo progetto polacco-israeliano racconta non solo i grandi personaggi storici, come il generale Władysław Anders o Menachem Begin, ma soprattutto parla di un esercito di persone comuni e coraggiose strappate alla “terra disumana”. Descrive la loro drammatica scelta tra il voler rimanere in Eretz Israel, in Palestina, combattendo per lo Stato indipendente di Israele, e il voler rimanere fedeli allo Stato polacco, continuando la lotta contro la Germania nazista nelle file dell’esercito polacco.

II 2° Corpo d’Armata Polacco contava nei suoi ranghi numerosi ebrei. Inizialmente i soldati di origine ebraica erano circa 4 mila, ma prima dello sbarco dell’Armata polacca in Italia, durante la sua permanenza in Palestina, patria storica della nazione ebraica, molti di loro lasciarono l’esercito polacco, mossi dalla volontà di lottare per la creazione di uno stato ebraico indipendente: Israele. Tra loro anche il futuro premier di Israele Menachem Begin. Essi lasciarono l’Armata con il tacito consenso del generale Władysław Anders che così si espose alla disapprovazione delle autorità britanniche. Il II Corpo di Armata polacco, giunto sulla penisola tra dicembre 1943 e aprile 1944 dall’Egitto, diede un contributo decisivo alla liberazione dell’Italia. Durante la Campagna d’Italia i soldati polacchi, guidati dal generale Władysław Anders, con il sacrificio della loro vita spianarono la strada agli alleati verso Roma grazie alla vittoria nella battaglia di Montecassino e liberarono numerose città, tra cui Bologna e Ancona.

Nella campagna d’Italia hanno combattuto 838 ebrei polacchi, di cui 132 ufficiali. Ne caddero 28, di cui 1 ufficiale, e 53 furono i feriti. Vennero particolarmente apprezzati i medici militari di origine ebrea, i quali prestavano servizio in postazioni di punta. Al termine della guerra, a Roma vissero alcuni reduci del 2° Corpo d`Armata Polacco, tra cui: Kurt Rosenberg (decorato con la “Polonia Restituta” sempre presente alle celebrazioni per la battaglia di Montecassino, tenendo sempre nel cuore la memoria dei suoi commilitoni che avevano dato la vita per la libertà della Polonia e dell’Europa), e Jerzy Kluger (decorato con la Croce Virtuti Militari per la battaglia di Montecassino, amico del Papa Giovanni Paolo II).

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming attraverso i seguenti canali telematici :
www.bibliotechediroma.it
www.facebook.com/biblioteche.roma, www.facebook.com/bibliotecacasadellamemoria, www.instagram.com/bibliotechediroma

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