Seconda Guerra Mondiale

Libri, “Piedimonte San Germano la piccola Montecassino”. Due nuove edizioni per ricordare una battaglia dimenticata

È stata definita la battaglia dimenticata quella combattuta nei pressi di Montecassino, precisamente a Piedimonte San Germano, un paese arroccato su una collina a nord del celebre monastero benedettino raso al suolo da un terribile bombardamento aereo. Proprio quando i polacchi conquistavano le rovine dell’Abbazia, partiva l’ordine di sfondare l’altra linea, la Hitler, ( che aveva cambiato nome) che aveva in Piedimonte San Germano il suo caposaldo.

Il compito fu affidato allo stesso generale Anders e ai suoi soldati che il 25 maggio aprirono il varco per Roma. Ma tutto ciò è stato completamente dimenticato, soltanto gli storici militari polacchi ricordano la battaglia e qualche piccola manifestazione locale intorno al monumento che ricorda il sacrificio dei soldati di Anders. Nulla di piú. E del sacrificio della popolazione civile sfollata e sottoposta a sacrifici enormi anche dopo la guerra, nessun ricordo. Nel 80° anniversario della liberazione di Piedimonte San Germano da parte del 2° Corpo Polacco, l’Associazione Antares presenta due edizione di Piedimonte San Germano la piccola Montecassino. La Guerra, la Memoria e la Ricostruzione, a cura di Antimo Della Valle, con l’autorevole prefazione di Livio Cavallaro, Tenente Colonnello nell’Esercito Italiano e massimo esperto delle battaglie di Cassino. Una, a livello nazionale disponibile in tutti gli store online e riconoscobile con la copertina blu, un’altra, in edizione limitata, con copertina rossa, riservata agli appassionati e collezionisti.

Nel 2019 è stata pubblicata la prima edizione di questo volume che è un’opera collettanea con scritti di diversi autori diviso in due sezioni: la guerra e la memoria. Da una parte, il racconto delle operazioni militari che hanno visto Piedimonte San Germano al centro del campo di battaglia, dall’altra, le sofferenze dei civili, veri protagonisti del periodo bellico che rappresentano le vittime senza divisa della guerra.
In questa seconda edizione viene presentata una terza parte sulla difficile ricostruzione di Piedimonte San Germano.

L’idea di questo libro nasce dalla rielaborazione di un saggio pubblicato da Editorpress History, da Antimo Della Valle, proposto per un pubblico più vasto ed ampiamente condiviso e citato da altri autori. Da qui viene ampliata l’architettura editoriale del saggio, il cui titolo diventa quello del volume, che racconta il ruolo strategico di Piedimonte che non è soltanto circoscritto alla battaglia di fine maggio 1944, quando fu sfondato il fronte, ma dall’intero periodo bellico che interessa il territorio.
A seguire viene riproposto un reportage del corrispondente del 2° Corpo polacco, Julian Krycki che ha seguito le truppe nella battaglia di Piedimonte e ne ha raccontato le fasi più cruenti. Il capitolo Piedimonte, Passo Corno, Monte Cairo è tratto da suo libro Armata Silenziosa [Roma 1944].

Nella prima parte di questo volume, l’ex combattente Erik Jankowski, illustra i motivi per cui al contrario di quanto sostengono alcuni storici, nella battaglia di Piedimonte le truppe polacche non erano a corto di uomini in quanto potevano contare sulla 7a Divisione di Fanteria in retrovia, spiegando ampiamente le modalità di arruolamento adottate dal generale Wladislaw Anders.
In questa seconda edizione è stato aggiunto il capitolo “La battaglia di Piedimonte San Germano” tratto dal diario di Erik Jankowski Da Montecassino a Piedimonte San Germano e una testimonianza del generale polacco Jan Zaremba, scomparso nel 2010.

La prima parte si conclude con un saggio sulle opere dei soldati artisti polacchi che hanno illustrato la battaglia di Piedimonte e un capitolo sul reportage fotografico di Tadeus Szumanski ed i filmati dei cinegiornali britannici rintracciati negli archivi.
Nella seconda parte, la memoria, il saggio di Gaetano de Angelis-Curtis, presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati Onlus, analizza con una rigorosa documentazione d’archivio e sulla base della memorialistica disponibile l’esodo della popolazione di Piedimonte San Germano che ha avuto la particolarità di aver subito tre sfollamenti coattivi: due ad opera dei Tedeschi ed uno ad opera degli Alleati.

In questa seconda parte viene riproposta la preziosa prefazione di Eugenio Maria Beranger al volume di Raffaele Nadoianni, Piedimonte San Germano nella voragine di Cassino ristampato dall’Associazione Antares nel 2004, in cui lo storico analizza e commenta lo sfollamento della popolazione civile.
Il regista friulano Roberto Mario Cuello racconta la sua esperienza nell’incontro con i testimoni protagonisti del documentario Dopo Cassino Piedimonte San Germano, coprodotto da Joker Image e Associazione Antares.
La seconda parte si chiude con le testimonianze dei civili, raccolte da Massimo Benedetto Mastrangeli, che consentono di ricordare le drammatiche vicende dello sfollamento della popolazione civile e del terribile periodo bellico: Orazio Capezzone De Joannon, Rocco Di Vizio, Maria Grazia Di Vizio, Teresa Di Giorgio, Antonia Marchetti, Giuseppe Massaro e Maria Pelagalli.

In questa edizione è stata aggiunta la terza parte dedicata alla ricostruzionedi Piedimonte San Germano in cui vengono pubblicati gli articoli de Il Rapido, scritti dall’Avv. Raffaele Nardoianni nel periodo 1946-47, sconosciuti agli studiosi e ai cultori di storia locale. Il volume chiude con il racconto di Raffaele Nardoianni, attraverso articoli analitici, del difficilissimo periodo post-bellico, dove il paese era un cumolo di rovine.

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