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Nazismo, il MiBact si impegna alla tutela dei documenti su orrori

 “Assicurare la conservazione del patrimonio documentario che testimonia le persecuzioni e le deportazioni operate dai nazisti, è un compito fondamentale della ricerca storica, ma anche sotto il profilo umano e civile. E il MiBACT attraverso il suo Istituto Centrale per il Restauro del Patrimonio Archivistico e Librario si sta adoperando attivamente per restaurare documenti provenienti dai principali campi di concentramento”.

Con queste parole il Sottosegretario ai beni culturali e al turismo, Antimo Cesaro questa mattina al Collegio Romano ha accolto i rappresentanti della Commissione Internazionale dell’International
Tracing Service, un centro di documentazione nato durante la Seconda Guerra mondiale per informare e ricercare persone disperse durante la persecuzione nazista, i lavori forzati e l’Olocausto. Dal 2013 L’ITS,
di cui fanno parte undici Stati, è iscritta nel Memory of the World Register dell’Unesco.


“L’Italia -ha ricordato Cesaro – per un anno ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione ed ha voluto onorare questo ruolo intervenendo su molti documenti deteriorati, grazie all’eccellenza dei nostri restauratori. Questo straordinario e al tempo stesso drammatico patrimonio documentale non va però solamente conservato con cura ma è necessario da parte di tutte le istituzioni competenti anche un
maggiore impegno per farlo conoscere e divulgarlo, soprattutto alle nuove generazioni, affinché -ha concluso- resti viva la memoria su uno dei momenti più bui della storia del Novecento”.

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