Novecento

Battaglia del Volturno, il 17 ottobre 1943 dopo aspri combattimenti gli Alleati conquistano Villa Liberi

Gli Alleati erano sbarcati a Salerno, (9 settembre 1943) occupato Napoli e diretti sul Volturno dove trovavano la resistenza tedesca che sfruttò la linea del fiume e le cattive condizioni atmosferiche che ne impedivano l’immediato attraversamento  e l’utilizzo della statale 6, via Casilina, che conduceva a Roma. Dopo 2 settimane di duri scontri, il 14 ottobre 1943, gli Alleati attaccarono lungo tutte le direttrici del fiume e attraversarono il Volturno.

Il Generale Truscott ordinò alle sue truppe di occupare Villa Liberi e dirigersi verso Dragoni

Il Generale Lucian K. Truscott, comandante della III Divisione

I tedeschi si erano ritirati sulla sponda destra del fiume ma occupavano le colline sul Monte Maggiore e questo impediva agli Alleati  di puntare su Roma attraverso la via Casilina. La conquista di Caiazzo era stata essenziale per dirigersi verso il fronte di Cassino, ma i tedeschi erano attestati sulle colline intorno al Monte Maggiore. che affacciano proprio sulla Valle del Volturno, e da quelle posizioni tenevano sotto tiro le truppe alleate. Così i vertici militari della III Divisione decisero di aggirare la resistenza tedesca da sud cercando di liberare tutte le postazioni sulle colline del Monte Maggiore.

Il generale Truscott, che sarà protagonista nello sbarco di Anzio, ordinò agli uomini del 7° Fanteria di prendere le colline sul Monte Maggiore, occupare la strada per Liberi-Dragoni, prendere Villa Liberi, avanzare verso il Volturno e occupare il ponte Margherita, a nordest di Dragoni per consentire il transito delle truppe, verso la Linea d’Inverno e di conseguenza in direzione di Cassino.

Ma vi erano molte difficoltà nell’eseguire gli ordini di Truscott, poiché i tedeschi erano organizzati in una dura resistenza a Villa Liberi, l’antica Villa Sclavia, vera roccaforte dell’esercito tedesco poichè dalle alture circostanti si contrallava tutte le vie di accesso all’unica strada, tortuosa e ripida che conduceva a Dragoni.
I tedeschi si erano ritirati sulle colline creando dei punti di resistenza molto forti a Cisterna, Castel di Sasso, Strangolagalli, difendendo con molto vigore con truppe del 29 e 115 Panzer Grenedier Regiment.

Ma il punto nevralgico che permetteva di resistere e controllare a valle era il controllo di Villa Liberi. Truscott ordinò di prendere la strada per Dragoni. Le truppe americane si erano attestate a sud-est di Pontelatone e ricevettero l’ordine di puntare su Villa Liberi, ma prima occorreva superare gli abitati di Cisterna, Prea, e le postazioni tedesche si Monte Fallano e Monte Friento.

 

Il 14 ottobre un battaglione americano viene respinto a Cisterna, un altro riesce ad arrivare a Prea

La foto scattata dalla ricognizione aerea americana indica le posizioni da conquistare. (United States Army, Center of military history)

Nel pomeriggio del 14 ottobre un battaglione di soldati americani, sostenuto da Carri Armati, imboccò la strada per Cisterna-Prea-Liberi,  ma a sud  di Cisterna, i tedeschi opposero una dura resistenza respingendo con i cannoni le truppe alleate lungo le pendici di Monte Fallano. Un altro battaglione si arrampicò tra Monte Fallano e Monte Nizzola raggiungendo nella notte Prea, alle pendici di Monte Friento e lasciando l’altro battaglione fermo nei pressi di Cisterna respinto dall’artiglieria tedesca e dai colpi di mortaio.

Truscott organizza la presa di Villa Liberi lungo 3 direttrici

Il giorno dopo, il 15 ottobre, il 2° battaglione che aveva conquistato Prea riuscì a prendere Monte Friento, punto strategico per il controllo della strada per Villa Liberi. Fu dura la resistenza dei tedeschi che occuparono tutti i punti nevralgici che da Villa Liberi permettevano di controllare gli Alleati che tentavano di salire da tre posizioni diverse. Per ovviare a queste enormi ostacoli naturali a cui si aggiungeva la dura resistenza tedesa, Truscott organizzò la presa di Villa Liberi e l’occupazione della strada per Dragoni mediante 3 direttrici:

  1. la strada per Cisterna-Prea-liberi,
  2. occupare il sentiero sul Monte Fallano per Prea,
  3. seguire la strada per Strangolagalli e puntare per Sasso.

La mattina del 16 ottobre  1943 tutti e tre i battaglioni impiegati erano a sud di Liberi. Truscott, che non si aspettava questa dura resistenza, inviò un altro battaglione da Pontelatone per attaccare le alture a nord di Villa Liberi, Merangeli, per sostenere maggiormente l’impiego dei tre battaglioni che erano impegnati per prendere Villa Liberi.

L’assalto dei soldati americani della III Divisione alla roccaforte di Villa Liberi. La cartina indica l’attacco a Villa Liberi secondo le 3 direttrici e l’aggiramento da Pontelatone. (United States Army, Center of military history)

La battaglia per la presa di Liberi fu dura e accanita

Villa Liberi, ripresa da sud. Nella foto si scorge il vecchio campanile, distrutto durante la dura battaglia.(United States Army, Center of military history)

La battaglia per la presa di Villa Liberi fu accanita e dura per tutto il giorno 16 ottobre. La sera  l’artiglieria americana della III Divisione  concentrò l’attacco contro i carri armati tedeschi posizionati sulle alture intorno al paese. Alle 6.15 del 17 ottobre 1943 gli americani entrarono a Villa Liberi pensando di trovare la resistenza tedesca, trovarono il paese deserto,  i sodati tedeschi erano ripiegati verso Dragoni.

 

Anche Liberi subì danneggiamenti e crimini da parte dei soldati tedeschi in ritirata

Anche Liberi, come tutti i paesi limitrofi, subì  danneggiamenti da parte delle truppe tedesche che distruggevano tutto per creare sbarramenti e rallentamenti alle truppe alleate.  Prima della ritirata, i tedeschi  perpretarono crimini nei confronti della popolazione civile. Un contadino, Giovanni Scirocco, fu ferito in modo grave, morì qualche giorno dopo in ospedale, per aver dato ospitalità a due soldati americani feriti. E’ stato accertato che morirono due bambini napoletani sfollati sotto le macerie dell’abitazione che li ospitava, fatta saltare in aria dai tedeschi in ritirata. L’Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste riporta anche l’uccisione di una donna mitragliata dai tedeschi in circostanze che non sono state chiarite.

 

Bibliografia

From The Volturno To The Winter Line: (6 october-15 november 1943) United States Army, Center of military history

Mary H. Hilliams, United States Army in World War 2, Special Studies, Chronology, 1941-1945

Martin Blumenson, Salerno To Cassino, Washington D.C. : Center of Military History, U.S. Army, 1993

Archivio della Camera dei Deputati, Atti della Commissione d’Inchiesta sulle cause dell’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti. Fascicolo relativo a Liberi

L’Atlante delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia (www.straginazifasciste.it), La scheda relativa a Liberi è stata curata da Giuseppe Angelone.

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